In un momento drammatico per il settore -affermano il presidente facente funzione di Confcommercio della provincia di Agrigento Alfonso Valenza e la presidente Fipe Gabriella Cucchiara – che sta pagando un conto economico salatissimo con conseguenze tragiche, chiediamo alle Istituzioni di tenere conto del sacrificio dei nostri operatori prevedendo degli strumenti concreti e adeguati incentivi per risollevare il settore. Echiaro che la salvaguardia della salute debba essere messa al primo posto, ma è anche vero che lo stop alle 18 per le consumazioni in bar e ristoranti decretato dal nuovo DPCM per cercare di contenere la nuova ondata di contagi, rischia di essere il colpo di grazia per un settore già in sofferenza”. Un settore, peraltro, tengono a precisare Valenza e Cucchiara, che in città come Agrigento può considerarsi trainante per leconomia: “pensiamo al centro storico del nostro capoluogo, al lido di San Leone, ma anche alle tante cittadine in cui ristoranti, bar e pasticcerie sono attrattive turistiche. Un settore inoltre che ha colto da subito l’importanza della sicurezza della salute, nostra e dei nostri clienti, tanto da adeguarsi con ogni mezzo alle misure messe in atto. Dellassenza di queste attività soffrirà anche la vitalità delle nostre città. Oggi oltre ad esprimere solidarietà al settore confidiamo in aiuti economici che siano significativi e immediati.