Attacchi strumentali da parte di Cna – Confartigianato – Claai e Casa Artigiani. Le associazioni di categoria – le stesse che oggi criticano il decreto regionale sulle nuove disposizioni relative all’attività di panificazione – furono nel 2010 cofirmatarie dell’allora disegno di legge. Creare confusione attorno alla rete dei panificatori è un attacco che Assipan Sicilia respinge con forza.

Negare il decreto assessoriale – pubblicato in Gazzetta lo scorso 10 ottobre – equivale a negare se stessi. In data 28/12/2010 Assipan Sicilia – Confcommercio Imprese per l’Italia, CNA Alimentari Sicilia, CLAAI, CASA Artigiani, Confartigianato, hanno sottoscritto in maniera congiunta per mezzo dei propri rappresentanti regionali il Progetto di Legge presentato alla Regione Sicilia.(In allegato consultabile il documento). Dunque chi è il vero nemico dei panificatori? Di certo non Assipan Sicilia, che in 10 anni di lotta sindacale ha fatto di tutto per portare alla luce la volontà della categoria. Creare false interpretazioni e sterili polemiche sulla pelle dei panettieri non solo risulta controproducente ma rischia soprattutto di ledere la dignità del settore. “I nostri lavoratori – dichiara il presidente Assipan Sicilia Salvatore Normanno – vanno difesi e tutelati. Non strumentalizzati. Il decreto è figlio della volontà dei panificatori. Ho lavorato giorno per giorno nell’interesse della categoria – continua Normanno – confrontandomi con tutti i protagonisti del settore in ogni città della Sicilia. Persino l’Ufficio Legislativo della Regione si è espresso favorevole alla pubblicazione del decreto. Non vi è assolutamente una condizione di svantaggio o di concorrenza sleale”.

LOTTA ALL’ABUSIVISMO
Oltre a gestire la chiusura e la turnazione domenicale (saranno i panificatori di ogni città a scegliere tra le due opzioni) l’attuale decreto serve a incrementare ulteriormente la lotta all’abusivismo. Rispetto a quanto fatto credere da Cna – Confartigianato – Claai e Casa Artigiani, l’articolo 4 determina non solo la sanzione amministrativa ma anche il sequestro della merce e dei mezzi per chiunque panifichi e/o venda pane in violazione della normativa comunitaria, nazionale e da oggi anche regionale. Nei centri commerciali, supermercati, e botteghe, valgono già normative di richiamo comunitario, legate alla vendita del pane surgelato, da esporre con cellofan ed etichetta di provenienza. Di contro il pane “fragrante e caldo” rimarrà prerogativa del fornaio aperto in giornata di turnazione. I danni al “consumatore” giungerebbero, viceversa, dalla mancata osservanza della legge. Assipan Sicilia – Confcommercio Imprese per l’Italia, chiederà presto un incontro con l’Assessore alle Attività Produttive Girolamo Turano, per perorare la causa del Comparto Siciliano.

CRITERI

CITTA’ CHE RINUNCIANO VOLONTARIAMENTE ALLA TURNAZIONE, RIMETTENDOSI PER INTERO ALLE DISPOSIZIONI DEL DECRETO: Niente vendita del pane nelle giornate domenicali e festive. In caso di due festività in giorni consecutivi, il divieto di panificazione non si applica al secondo giorno di festività; in caso di una festività nel giorno di sabato o lunedì, il divieto di panificazione non si applica alla domenica; in caso di tre o più giornate di festività consecutive, incluse le giornate domenicali, il divieto di panificazione non si applica alla prima ed ultima giornata festiva o domenica. Opportuno ricordare l’obbligo di chiusura sottinteso esclusivamente alla vendita del pane fresco. Chi produce all’interno dello stesso panificio generi alimentari differenti (pizze, dolci etc) non verrà condizionato dalla nuova normativa (è vietata solo la vendita del pane).


CITTA’ CHE SCELGONO IL REGIME DI TURNAZIONE: Possibilità di vendita del pane nelle giornate domenicali e festive in base alle esigenze e alle peculiari caratteristiche del territorio. Saranno i panettieri della stessa città a stilare il calendario con i turni di apertura domenicali e festivi. A garantire e veicolare la turnazione sarà il sindaco sentite le organizzazioni di categoria.