L’annullamento del concerto di Luis Fonsi, unica data italiana di un tour mondiale dopo Miami e Barcellona, rappresenta non solo una pesante sconfitta per il settore dell’intrattenimento, ma anche un grave colpo all’immagine di Agrigento e al suo già fragile tessuto economico.
Le recenti dichiarazioni del Sindaco Miccichè, che hanno scaricato la responsabilità sugli organizzatori, non corrispondono al vero. La società che gestisce il Mia Garden aveva regolarmente presentato, con protocollo n. 0047511 dell’8 luglio 2025, la richiesta di deroga oraria per tutti i giovedì di luglio e agosto e per domenica 10 agosto. Una richiesta chiara e formalizzata, motivata dall’elevato valore artistico del cartellone estivo, capace di attrarre ad Agrigento pubblico e turisti con importanti ricadute economiche.
Nonostante ciò, l’ordinanza sindacale n. 61/2025 ha ristretto le deroghe orarie ai soli venerdì e sabati, imponendo la chiusura alle ore 24.00 dal lunedì al giovedì, in palese contrasto con quanto previsto dall’art. 17, comma 4, del Regolamento Acustico Comunale approvato dal Consiglio Comunale. Il regolamento, infatti, consente deroghe fino a quattro sere a settimana per ogni locale. Una scelta arbitraria, non supportata da alcuna analisi, che rischia di aprire la strada a contenziosi legali e che, soprattutto, genera sfiducia negli operatori economici.
Questa non è una questione legata a un singolo evento. L’intrattenimento ad Agrigento muove un intero indotto fatto di ristoratori, albergatori, tecnici, fornitori e imprese di servizi. L’annullamento di un concerto di portata internazionale non solo priva la città di un’opportunità di visibilità, ma danneggia concretamente decine di attività che avevano programmato investimenti e personale in vista dell’evento.
Per queste ragioni, Confcommercio Agrigento chiede una revisione immediata delle ordinanze n. 60 e 61/2025 per riportarle in linea con il Regolamento Acustico vigente e propone l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con le associazioni di categoria, i tecnici comunali e il Consiglio Comunale. Tale tavolo deve essere convocato già a partire da settembre, in modo da programmare con largo anticipo la stagione estiva 2026. Rinviare significherebbe ridurlo a un mero strumento formale, privo di utilità reale.
Agrigento non può continuare a subire scelte amministrative miopi che danneggiano il lavoro di intere categorie. Servono regole chiare, certezza amministrativa e una governance capace di sostenere chi investe, anziché ostacolarlo.
Francesco Picarella
Presidente Delegazione Comunale di Confcommercio Agrigento