Da sabato 4 gennaio, saranno 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping legato al periodo dei saldi invernali. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà circa 138 euro e ogni famiglia 307 euro per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro. La buona riuscita del periodo degli sconti è legata ai numerosi negozi, punti di riferimento per qualità e serietà verso i clienti, che si adoperano per organizzare il periodo dei saldi in modo tale da farlo vivere come un momento importante per tutte le famiglie alla ricerca dello sconto, a cui viene rivolta una particolare attenzione nel coinvolgerle nell’acquisto, facendolo vivere, oggi più che in passato, in modo responsabile e caratterizzato da aspetti solidali, economici e che guardano alla qualità del prodotto. Dando al consumatore la possibilità di scegliere acquisti di qualità e nei negozi di prossimità, si evitano la sovraproduzione e l’inquinamento dovuto all’eccessiva circolazione di prodotti spediti e molto spesso restituiti. Bisogna promuovere una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori, delle condizioni di lavoro e, infine, consentendo acquisti responsabili in grado di soddisfare l’interesse dei consumatori verso prodotti che uniscono la qualità a prezzi convenienti.
Unica pecca negativa è la stima che, rispetto agli anni passati, i saldi invernali potrebbero non risultare più particolarmente attrattivi, a causa del fatto che arrivano troppo a ridosso del Blackfriday che, di fatto, anticipa gli sconti di inizio anno.
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