#Agrigento entra ufficialmente nel network nazionale di
Impresa Cultura Italia Confcommercio –
Confcommercio , affiancando Milano, Cremona, Ferrara, Parma, Valle d’Aosta e Bari. È stato infatti presentato “Impresa Cultura Agrigento –
Confcommercio Agrigento”, il nuovo coordinamento territoriale pensato per aggregare operatori, imprese e professionisti del comparto culturale e creativo, promuovendo sinergie e progettualità condivise.
Il coordinamento riunisce Federalberghi (Francesco Picarella), Associazione 50&Più (Calogero Collura), Fipe (Gabriella Cucchiara), Gruppo Giovani Imprenditori (Giuseppe Castellano), Gruppo Terziario Donne (Antonella Danile), Sciacca Turismo (Ezio Bono), AgrigentoExtra (Giovanni Lopez) e l’Associazione Guide Turistiche (Liliana Magro). La presidenza è affidata a
Giuseppe Caruana.
La presentazione ha evidenziato la crescita della spesa culturale in Italia: secondo l’Osservatorio sui consumi culturali (SWG, settembre 2025), la spesa media mensile per famiglia è passata da 50,9 euro nel 2020 a 99,8 euro. In netto aumento anche la quota di cittadini che investe oltre 400 euro al mese in cultura (+6 punti rispetto al 2023). Persistono però divari territoriali: mentre Centro e Nord superano i 112 euro medi, Sud e Isole si fermano a 74,3 euro. Analoghe differenze emergono nella percezione della qualità, inclusività e innovazione dell’offerta culturale, con valori sensibilmente inferiori nel Mezzogiorno.
La cerimonia di lancio, ospitata al Museo Regionale “Pietro Griffo”, si è articolata in tre momenti: i saluti istituzionali del Presidente nazionale Carlo Sangalli e del Presidente provinciale Giuseppe Caruana, seguiti dagli interventi di Gianluca Manenti (
Confcommercio Sicilia Sicilia), del Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè e del Presidente del Libero Consorzio Giuseppe Pendolino. A seguire, gli approfondimenti dei componenti del coordinamento e dei relatori esperti Stelio Zaccaria e Dèsirèe Li Bassi, insieme agli interventi istituzionali del Sindaco di Racalmuto Calogero Bongiorno, dell’Assessore alla Cultura di Agrigento Sandro Montalbano, della Presidente del Consiglio comunale di Favara Miriam Mignemi e dell’Assessore alla Cultura Carmen Lo Presti.
Il talk centrale ha posto l’accento sul rapporto tra identità, territorio e narrazione culturale, esplorando il ruolo della creatività, dello spettacolo e dell’audiovisivo nella valorizzazione dell’“italianità” contemporanea. Sono intervenuti Carlo Fontana (Presidente Impresa Cultura Confcommercio), Chiara Sbarigia (Presidente APA), Gaetano Aronica e Beniamino Biondi, in un confronto sul potenziale dell’industria culturale come leva di sviluppo dei territori, con un focus specifico sulla Sicilia.
L’evento si è concluso con il saluto istituzionale del Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa.
«La nascita di Impresa Cultura Agrigento rappresenta un ulteriore passo nel rafforzamento della rete nazionale» – ha sottolineato Carlo Fontana – «La Sicilia, con la sua capacità di coniugare memoria, identità e creatività, dimostra quanto la cultura possa diventare un asset strategico per la crescita dei territori. I dati dell’Osservatorio evidenziano però il bisogno di politiche condivise e reti solide per rendere l’offerta culturale più accessibile e innovativa, soprattutto nel Mezzogiorno».
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Giuseppe Caruana – è trasformare la cultura in un driver di sviluppo economico sostenibile, generando valore, competitività e nuove opportunità per le imprese del territorio. Vogliamo costruire un ecosistema che metta a sistema patrimonio, creatività, turismo e impresa, facendo della cultura un motore di crescita e un elemento distintivo dell’identità agrigentina».
Un ringraziamento a
Domenico Vecchio, giornalista e addetto stampa di Confcommercio Agrigento, per la sua maestria e professionalità nel presentare con grande efficacia l’evento: il suo contributo è stato fondamentale per il successo dell’iniziativa.
Ecco come “abbinare” registratori di cassa e
#Pos
Pronte le indicazioni dell’
#agenziadelleentrate in vista dell’obbligo di collegamento tra registratori telematici e strumenti di
#pagamento elettronico, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2026. Con un provvedimento, firmato dal direttore, vengono infatti definite le regole che gli
#esercenti dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici. La soluzione adottata, frutto del confronto con le associazioni di categoria, non prevede un collegamento fisico ma l’utilizzo di un servizio online ad hoc che sarà messo a disposizione in area riservata sul sito dell’Agenzia.
LE NUOVE MODALITÀ OPERATIVE
Per effettuare il collegamento tra Pos e registratori telematici, l’esercente, anche tramite intermediario, dovrà accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia e associare la matricola del registratore telematico già censito in Anagrafe Tributaria ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico di cui risulta titolare. Per agevolare l’inserimento, la procedura esporrà all’esercente l’elenco degli strumenti di pagamento elettronico, di cui risulta titolare, che gli operatori finanziari hanno preventivamente comunicato all’Agenzia. Nel caso in cui la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri siano effettuate non tramite un registratore telematico ma utilizzando la procedura web dell’Agenzia, il collegamento potrà essere realizzato all’interno della stessa procedura. Le nuove funzionalità saranno rese disponibili nei primi giorni del mese di marzo, a partire dalla data che sarà comunicata con un avviso sul sito internet istituzionale.
TERMINI GRADUALI DI REGISTRAZIONE
Per gli strumenti di pagamento già in uso al 1° gennaio 2026 o utilizzati tra l’1 e il 31 gennaio 2026 è previsto un termine di 45 giorni decorrenti dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione. Una volta a regime, per la prima associazione o per eventuali variazioni, la registrazione dovrà essere sempre effettuata a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento elettronico e comunque entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese.”
Comunicato Stampa dell’Agenzia delle Entrate del 31 ottobre 2025
Il Coordinamento provinciale di Agrigento di
Confcommercio Salute, Sanità e Cura ha lanciato un appello urgente a tutte le forze sociali, professionali e civiche, nonché ai cittadini, per partecipare all’assemblea indetta per sabato 8 novembre alle ore 10.30 presso il Palace Hotel Astoria di Palermo.
L’iniziativa è stata organizzata a seguito della proclamazione dello stato di agitazione della categoria da parte dell’Intersindacale della Specialistica Ambulatoriale Territoriale Siciliana, che denuncia una situazione di grave crisi nel sistema sanitario regionale.
“La situazione è ormai al limite del collasso”, afferma Antonella Danile, rappresentante del Coordinamento provinciale di Agrigento di Confcommercio Salute, Sanità e Cura. “Le problematiche e le criticità che la categoria sta soffrendo da tempo in Sicilia sono molteplici e gravi. Il budget 2025 destinato alle strutture della sanità privata non è ancora stato approvato, nonostante il termine previsto fosse il 28 febbraio. Le tariffe vigenti, ferme da anni, sono sottocosto e compromettono la sostenibilità economica e la qualità delle prestazioni”.
La situazione è ulteriormente aggravata dalle interminabili liste d’attesa, che sono il frutto anche del mancato coinvolgimento delle strutture accreditate e contrattualizzate dalle ASP. “Questo coinvolgimento contribuirebbe di certo ad una riduzione dei tempi di attesa garantendo a tutti i cittadini un accesso tempestivo e appropriato alle cure”, sottolinea Danile.
Ma c’è di più. L’assurda concorrenza sleale delle farmacie, abilitate con l’articolo 68 della Finanziaria 2025 ad aprire ambulatori senza alcuna autorizzazione sanitaria né requisiti di accreditamento, sta compromettendo la sicurezza, l’appropriatezza e la qualità delle cure. “Un’anomalia che mette sullo stesso piano strutture soggette a quasi 200 criteri di accreditamento e semplici esercizi commerciali”, denuncia Danile.
La Specialistica Ambulatoriale Territoriale Siciliana formula le seguenti richieste urgenti e imprescindibili per superare la crisi sanitaria che affligge la
Regione Siciliana, punto di partenza fondamentale per il rilancio della sanità siciliana e per la tutela del diritto alla salute dei cittadini.:
• Uscita immediata dal Piano di Rientro: è necessario porre fine alla condizione di permanente arretratezza sanitaria in cui versa la Regione, garantendo un rilancio della qualità e dell’efficacia dei servizi offerti ai cittadini.
• Contratto equo e rispettoso delle norme: è fondamentale garantire risorse adeguate e certezze operative ai professionisti del settore, permettendo loro di lavorare con dignità e professionalità.
• Programmazione tempestiva: è necessario garantire un accesso equo e appropriato alle cure e ai servizi sanitari, restituendo dignità ai professionisti e tutela ai cittadini.
L’appello è chiaro: è tempo di unirsi in difesa di un diritto costituzionale fondamentale, il diritto alla salute. L’assemblea di sabato 8 novembre rappresenta un’occasione importante per discutere e trovare soluzioni concrete a questa grave crisi sanitaria siciliana. Lo stato di agitazione annunciato proseguirà fino a quando non verranno date risposte concrete.
Si è tenuta l’assemblea costitutiva di
Fida Confcommercio Agrigento, la Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, alla presenza della presidente nazionale Donatella Prampolini.
La nuova articolazione territoriale rappresenta le imprese del commercio alimentare appartenenti a diversi comparti: ortofrutticolo, drogherie, dettaglio alimentare, salumerie e gastronomie, pollame e rosticcerie, ittico e surgelati, caseario, pasta fresca e macellerie.
L’assemblea ha eletto Ignazio Infantino, titolare di un supermercato a Grotte, alla carica di presidente provinciale di FIDA Agrigento. Completano il direttivo i delegati Mimmo Palumbo (OP Palumbo Più di Favara), Giuseppa Caruana (titolare di un supermercato ad Aragona) e Salvatore Argento (macelleria di Favara).
FIDA, federazione di categoria aderente al sistema
Confcommercio, svolge un ruolo di rappresentanza e tutela degli operatori del commercio alimentare, offrendo assistenza sindacale e consulenziale, formazione professionale di settore e supporto allo sviluppo commerciale. L’attività della federazione si estende anche ai temi strategici per le imprese: legislazione di settore, sicurezza sul lavoro, sostenibilità ambientale e pianificazione territoriale.
Secondo i dati confederali, il comparto FIDA rappresenta circa l’8% degli associati complessivi di
#Confcommercio #agrigento, registrando un incremento del 16% di nuove adesioni nel biennio 2024-2025 — un segnale chiaro della vitalità del settore.
“Per anni il commercio alimentare è stato considerato un comparto maturo, destinato al ridimensionamento. Oggi, invece, è evidente quanto i negozi di prossimità siano presidi fondamentali per le comunità, soprattutto in una società che invecchia e ha bisogno di servizi di qualità,” ha dichiarato la presidente nazionale Donatella Prampolini.
“Il nostro impegno è sostenere gli imprenditori nel restare competitivi, nonostante le difficoltà legate alla concorrenza della grande distribuzione e ai margini di redditività ridotti. Fare impresa in questo settore richiede competenze, pianificazione e strumenti adeguati per affrontare un mercato in continua evoluzione.”
La costituzione di FIDA Agrigento rappresenta un passo significativo per il rafforzamento della rappresentanza territoriale del comparto alimentare. L’obiettivo è favorire sinergie tra le imprese, promuovere la qualità come valore sistemico e sviluppare una rete stabile di collaborazione tra operatori.
“Confcommercio Agrigento sarà al fianco di FIDA – ha affermato il presidente
Giuseppe Caruana – garantendo tutto il supporto organizzativo e strategico necessario a sostenere la crescita del settore su scala provinciale. Auguro buon lavoro al nuovo presidente e al direttivo.”
Il presidente eletto Ignazio Infantino ha espresso riconoscenza per la fiducia ricevuta, sottolineando la volontà di costruire un percorso condiviso con gli operatori del territorio:
“Sono onorato di questo incarico e pronto a lavorare insieme ai delegati per valorizzare il patrimonio enogastronomico agrigentino. La nostra priorità sarà creare un sistema di collaborazione tra imprese e una rete di commercianti capace di migliorare la qualità dell’offerta e rafforzare la competitività del comparto.”
La nascita di FIDA Agrigento conferma l’impegno del sistema Confcommercio nel sostenere le imprese del commercio alimentare e nel promuovere modelli di sviluppo fondati su qualità, prossimità e valorizzazione delle eccellenze territoriali.